Il filato di cashmere in rocche si può trovare follato o da follare.

DSC02770 1Prima di tutto voglio precisare che la cosiddetta follatura dei filati di alta qualità consiste nel “trattamento ad acqua” (leggi qui per saperne di più). Infatti al cashmere non viene fatta una vera e propria follatura come per i filati di lana. Il cashmere in effetti non deve infeltrire in quanto la fibra è talmente delicata che il filato si rovinerebbe.

Il trattamento ad acqua consiste nel lavare in vasche industriali, o anche nella normale lavatrice, il filato in matasse con sola acqua o al massimo con poco ammorbidente. Questo semplice passaggio consente alla fibra del cashmere di rilassarsi e distendersi.

Il filato di cashmere da aguglieria (lavoro a maglia) in rocche si può lavorare direttamente con i ferri o uncinetto, ma consiglio vivamente di fare delle matasse con l’aiuto dell’arcolaio, o dei gomitoli e lasciargli riposare qualche ora prima di lavorarlo.

In effetti, quando il filato viene messo in rocche rimane piuttosto “stretto” attorno al cono. Mettendolo in matasse o in gomitoli, gli si permette di respirare e rigonfiare fino a ritornare al suo stato originale.

Quando hai finito di lavorare il capo ti consiglio di lavarlo prima di indossarlo. Lavare il cashmere è un processo lungo ma molto semplice. Il cashmere si mette a bagno in una bacinella di acqua fredda o tiepida, con un poco di ammorbidente per capi delicati. Lo si lascia per almeno 3-4 ore, dopodichè lo si toglie dalla bacinella, si toglie l’acqua in eccesso senza strizzare il capo (mi raccomando) e lo si mette ad asciugare adagiandolo su un piano.

Mai appendere ad asciugare un capo di cashmere, il peso dell’acqua lo potrebbe deformare e non riprenderebbe più la forma originale.

Se lavori il filato in matasse puoi lavare direttamente le matasse prima di realizzare il capo, il procedimento di lavaggio è lo stesso.

Come dicevo il procedimento è lungo, ma trattandosi di una fibra molto pregiata e molto costosa ne potrebbe valere la pena. Pensa che per realizzare i gomitoli si parte comunque dalle rocche. Il filato viene messo in matasse, poi viene lavato utilizzando il trattamento ad acqua, dopodichè viene messo in gomitoli. Questo significa che subisce almeno 3 lavorazioni, a volte 4, ed ognuna di queste lavorazioni ha un costo abbastanza alto trattandosi di cashmere. Lavorando il filato in rocche risparmi il costo di tutte queste lavorazioni.

Spero che questi consigli ti possano essere utili.

Federico

www.hircusfilati.com

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6 commenti

  1. Scusate ma non sono d'accordo sui metodi che consigliate per "follare"o lavare la lana e soprattutto il cashmere.
    mai usare l'ammorbidente con il cashmere, abbassa i peluzzi e ammoscia la fibra togliendo vaporosità.
    mai lavare in lavatrice la lana morbida e soprattutto il cashmere:la centrifuga fa troppi risciacqui che infeltriscono la lana, lavo questi capi delicati in acqua tiepida con pochissimo detersivo, non lasciarli ammollo, sciacquarli velocemente e centrifugarli in lavatrice al programma della centrifuga per i capi delicati, e magari spegnere la centrifuga un attimo prima.
    Il capo, senza il peso dell'acqua si stenderà in piano e non si deformerà, nè si infeltrirà.
    se uso il cashmere in rocche, dopo averlo lavorato uso questo procedimento, che toglierà l'eccesso di lanolina e renderà morbido il filato.
    Uso questo sistema da molti anni (e già di anni ne ho molti sulle spalle), ed è l'alternativa + valida ad una buona tintoria.

    1. Grazie Marica,
      è giustissimo quello che dici, ma vorrei puntualizzare su due cose che hai detto.
      Certo, non lavare mai il capo in lavatrice, in questo punto parlavo della lavanderia industriale per filati, il trattamento ad acqua in lavanderia industriale viene fatto nelle cosiddette “vasche”, che sono delle lavatrici industriali che hanno le stesse caratteristiche di quelle che abbiamo in casa. Il trattamento viene fatto a bassi giri e dura molto poco tempo, a volte meno di 10 minuti. Dopodichè il filato viene passato alla asciugatrice a giri talmente lenti che dall’oblò si puo vedere il singolo filo.
      La seconda cosa che vorrei dire è che farei a meno anche della centrifuga, a lungo si rischia di deformare il capo e indurire le fibre.

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